Cristiano Biraghi ospite negli studi del Pentasport

Le parole del difensore viola in esclusiva a Radio Bruno

Cristiano Biraghi si avvia a concludere una settimana memorabile. Il gol contro il Chievo, lo stage con la Nazionale e le 100 presenze in Serie A. Ospite negli studi di Radio Bruno, ha parlato così nel corso di A Pranzo col Pentasport. “Gol al Chievo? Sono contento per la vittoria, c’è anche la gioia personale ma prima c’è quella per la squadra. Con un vento fastidioso siamo riusciti a portare a casa i tre punti.

La mia settimana da Dio? Sì, lo è stata (sorride ndr). Spero che sia la prima di una lunga serie.

Capitano in nazionale? Il mister lo conoscevo già, ero uno dei più grandi allo stage. Ne ho fatti tanti, sia con Prandelli che con Ventura. Adesso spero di entrare in pianta stabile nel gruppo azzurro: è un passo difficile e per realizzarlo devo fare bene di domenica in domenica.

Tante squadre? Sì, ho girato molto perché ero dell’Inter e mi mandavano a giocare. Non decidono sempre i giocatori, in tanti posti sono stato bene. Adesso sono della Fiorentina, spero di rimanere un po’ di anni anche per la stabilità familiare.

Simeone? Merita di fare gol per quanto si impegna. Agli attaccanti capitano momenti in cui segni con grande facilità e altri opposti. Lui deve continuare ad aiutarci come fa ogni domenica, il suo lavoro è fondamentale. E’ da lui che arriva il primo segnale per il pressing.

Calci di punizione? Non facciamo la conta io e Veretout (sorride ndr), dipende dalla posizione.

Mourinho? L’ho avuto all’Inter, è stato bello lavorare con lui e con tutti quei campioni.

Il matto dello spogliatoio? No, non ce ne sono. Siamo abbastanza tranquilli, dobbiamo migliorare (sorride ndr).

Carattere? Sono fatto così. Non si può piacere a tutti i tifosi, ogni domenica però cerco di sudare la maglia fino alla fine. E’ un obbligo, dobbiamo farlo anche per la nostra società. Io sono così ma anche i miei compagni.

Corsa? Sì, è una mia caratteristica. Rendo meglio nell’allungo piuttosto che sul breve.

Sconfitta col Verona? E’ stata una partita che dobbiamo dimenticare anche se non è facile. Purtroppo succede in un anno in cui è iniziato un ciclo nuovo, è un incidente di percorso che non deve più succedere.

Gol subiti? Quando succede è perché c’è un errore, questo è il presupposto. Sappiamo di dover migliorare sui calci piazzati difensivi, abbiamo aumentato il lavoro su questo.

Leader? Chi è qui da più tempo ci può aiutare di più, Astori e Badelj per esempio conoscono meglio l’ambiente. Cerchiamo di essere tutti importanti nel gruppo, dai più giovani ai più esperti.

Chievo? Ho parlato coi miei ex compagni, si lamentavano del mio gol (sorride ndr).

Sosta del campionato negativa? Abbiamo ricominciato contro la Sampdoria e in casa loro non è mai facile. Col Verona, come ho detto, è stata strana. Poi però da Bologna abbiamo reagito, giocando bene anche contro la Juventus e abbiamo vinto contro il Chievo. Siamo stati solidi domenica scorsa.

Udinese? Sarà una partita difficile, loro in casa vorranno riscattarsi. Oddo? L’ho avuto a Pescara, vorrà vincere la partita esprimendo i suoi concetti. Lo scorso anno insieme abbiamo vissuto un’annata storta, perdevamo molto ma giocavamo un buon calcio.

Lingua nello spogliatoio? Sono stato in spagna quindi io conosco lo spagnolo che è una lingua che si parla nel nostro gruppo.

Avversario e compagno più forte? Messi l’avversario mentre come compagni ho avuto Snejider, Milito e altri all’Inter.

Giovani viola? Con noi ce ne sono tanti che si allenano, sono tutti giovani e attenti a migliorare. Devono essere bravi a seguire i più esperti.

Firenze? E’ una bella città, si vive bene. Siamo vicini a Verona dove è nata mia figlia e da dove viene mia moglie. Si mangia bene, mi piace girare in centro: ci troviamo molto bene qui.

Della Valle e la contestazione? Preferiamo lasciare tutto fuori dallo spogliatoio, la società è molto presente e ci manda sempre messaggio di elogio e di critica.

Amici nello spogliatoio? Esco spesso con Benassi, Falcinelli e Laurini. Abbiamo figli coetanei e anche le nostre compagne si trovano bene.

Europa? C’era la voglia e c’è ancora, noi pensiamo solo alla prossima partita.

Chiesa? Ha il pregio di non ascoltare ciò che si dice su di lui, deve continuare così. E’ un ragazzo umile, deve continuare a fare bene.



Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies



Lascia un commento
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies