La capienza del nuovo stadio e i contrasti. Il Comune: “Da valutare l’organicità del progetto”

Parallelamente alle scorie postume la gara contro la SPAL, a Firenze si è aperto un dibattito destinato a crescere e tener banco anche in sede comunale per alcuni mesi. La questione legata al nuovo stadio della Fiorentina e alla possibile riduzione della capienza rispetto al progetto primordiale sono adesso oggetto di discussione. Dopo le intenzioni filtrate da Viale Fanti, il Comune ha risposto attraverso il Sindaco Dario Nardella: «Scendere sotto i 35.000 posti sarebbe un errore». Il primo cittadino ha ribadito come ancora non abbia ricevuto alcuna comunicazione ufficiale e, inoltre, che gli ultimi i confronti sul tema con Diego Della Valle siano stati improntati sull’idea iniziale di una capienza di 40.000. ATTESA UFFICIALE – Senza esposizioni pubbliche, è difficile prendere posizione per il Comune. «È una novità anche per me», ha spiegato Nardella: «Sotto i 35.000 non sarebbe un segnale positivo». Le riflessioni sono legate alla media spettatori (nella scorsa stagione, 26.092 e load factor del 60%) e includono in minima parte la questione europea, dato che la Fiorentina non avrebbe problemi in caso di partecipazione alle coppe. È possibile che una rivisitazione finale di questo aspetto possa minare la fattibilità dell’interesse pubblico. Tutti ragionamenti rinviati al contatto ufficiale tra il Comune e i DDV con i loro emissari, in particolar modo la dott.ssa Maffioletti, responsabile del progetto. Resta però la diversità di vedute tra l’amministrazione e l’ACF, al momento. RIDUZIONE – L’idea trapelata dalla Fiorentina è una riduzione in chiave d’investimento: il costo dell’opera si abbasserebbe di 30 milioni di euro, passando da 140 a circa 110 (il progetto complessivo si aggira sui 500). Il nuovo stadio permetterebbe di aumentare i ricavi della società di 15 milioni annui ed entro maggio sarà presentato il progetto esecutivo. Prendendo atto delle tempistiche relative allo spostamento della Mercafir, la costruzione non potrebbe iniziare prima del 2023. Nella scorsa stagione, il muro dei 40.000 è stato sfondato per l’ultima volta nella gara contro la Juventus: 42.872 spettatori, tra 21.219 abbonati e 19.653 paganti, per un totale di 1.238.604 milioni d’incasso. Dunque, ci s’interroga sulla realistica utilità nel diminuire la capienza, che comunque resterebbe estendibile. Un impianto moderno, coperto e soddisfacente alzerebbe la media del pubblico attuale del ‘Franchi’? LA POSIZIONE DI BETTARINI – «Apprendo questa notizia come una cosa positiva – ha commentato ai microfoni di Italpress l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Firenze, Giovanni Bettarini – perché evidentemente si sta arrivando a una definizione del progetto, che noi attendiamo da tempo». Una chiave di lettura organica quella richiesta dall’Assessore: «Non ci sono dei parametri di carattere urbanistico che stabiliscano una corrispondenza tra la capienza dello stadio con le superfici urbanistiche degli spazi commerciali e ricettivi. C’è invece un altro aspetto, ossia la proporzionalità tra l’investimento della parte d’interesse pubblico – la struttura sportiva e lo stadio – e la parte che serve al privato per sostenere l’investimento d’interesse pubblico, perciò è evidente che in qualche modo le due parti stanno insieme nell’organicità del progetto».



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