Pioli: “Troppi errori tecnici. Non ho deciso se resterò o no, parlerò con la società”

“Ho chiaro cosa metterò sul piatto. Fino a pochi giorni fa il mio futuro interessava a pochi. Sono contento di ciò che sto facendo, ma è inevitabile che finisse il mio primo mandato a giugno”

Il tecnico della Fiorentina, Stefano Pioli, ha parlato a Sky Sport dopo la sconfitta contro il Cagliari: “Non abbiamo giocato una partita al nostro livello tecnico, specie nel primo tempo a favore di vento, dovevamo creare di più. Nella ripresa il Cagliari ha spinto di più, a livello tecnico la prestazione non è stata all’altezza, abbiamo subìto il primo gol dove eravamo ben piazzati. Non abbiamo perso la partita sulle seconde palle, abbiamo commesso troppi errori a livello tecnico. Non siamo riusciti ad allungare la difesa del Cagliari. I giocatori sono giovani, ma anche maturi per affrontare queste condizioni climatiche. La palla non arrivava nel posto giusto al momento giusto. Sapevamo che sarebbero stati pericolosi sui cross, ne abbiamo concesso uno dove eravamo dentro l’area e abbiamo preso gol. Dovevamo scavalcare di più il centrocampo, anche se questa non è una nostra caratteristica, abbiamo giocatori che vanno serviti in profondità, non siamo come il Cagliari. Dentro la partita ci sono vari momenti da sviluppare, abbiamo avuto un buon approccio, non abbiamo iniziato la gara con leggerezza, il problema è che abbiamo commesso troppi errori. A livello mentale la squadra si fa condizionare troppo dagli episodi, dobbiamo stare dentro la partita con più equilibrio e continuità. La giovane età può incidere, ma i miei giocatori hanno l’esperienza per leggere determinati momenti. Entrambe le squadre hanno aggredito. Ci aspettiamo sempre che Chiesa e Muriel facciano qualcosa, purtroppo non è stata la loro miglior serata. La sconfitta ci allontana dall’Europa, avevo chiesto uno sforzo, serviva una prestazione diversa. Adesso dobbiamo ricaricare le pile. Se non faremo tanti punti nelle prossime partite, diventa difficile pensare all’Europa. Le parole sul mio futuro? E’ stata data solo un’interpretazione alle mie parole. Sono in scadenza di contratto, ma questo non mi ha fatto perdere serenità, non ho mai lavorato così bene al centro sportivo della Fiorentina, ho trovato un gruppo al quale sono molto legato. Ho sì deciso cosa fare, ma non ho deciso se resterò o no alla Fiorentina. A fine campionato parlerò con la società. Ho chiaro cosa metterò sul piatto. Fino a pochi giorni fa il mio futuro interessava a pochi. Sono contento di ciò che sto facendo, ma è inevitabile che finisse il mio primo mandato a giugno. Sul piatto metterò sensazioni negative e positive”. —————————————-

Stefano Pioli ha parlato anche in conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Cagliari. Ecco le sue parole «Prestazioni ed errori? Le mie responsabilità ci sono. Siamo stati deficitari, potevamo costruire meglio. Non abbiamo sbagliato l’approccio, è stata una serata negativa dal punto di vista tecnico. Abbiamo lavorato tra le linee con molti giocatori, ma pochi attaccavano la profondità.

Europa lontana? Le ultime partite ci hanno allontanato, se non vinciamo non possiamo accorciare la classifica. Questo risultato non ci voleva, dovevamo uscir meglio da questa partita. Dobbiamo capire perché facciamo certi errori. La stagione è ancora lunga.

Cagliari? Le loro caratteristiche sono diverse dalle nostre. Anche con il vento contro supera la linea mediana e gioca su Pavoletti. Noi non abbiamo queste caratteristiche.

La mia decisione? Io ho deciso cosa mettere sul piatto. Dopo due anni finisce un ciclo, un percorso: ci sono state cose positive e cose negative. Dovrò mettere sul piatto qualcosa nel confronto con la società: ho deciso cosa mettere sul piatto. Ero sereno all’inizio dell’anno in scadenza e non mi sono mai sentito così bene in questo anno e mezzo ovunque sono stato: al centro sportivo grazie a tutti io lavoro benissimo, sono contentissimo. Ho detto ‘ho deciso’ perché ho le idee chiare su cosa proporre alla società. Il problema non sono io.

Muriel? Tutte le difficoltà dei nostri attaccanti sono dovute al non aver costruito bene, al non aver costruito bene. Non sono arrivati palloni particolarmente importanti ai nostri attaccanti. »



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