Batistuta: "Porto Firenze nel cuore. Anche se non lavoro per il club mi sento un rappresentante di Firenze"

Oltre 6 mila per festeggiare i cinquant'anni del bomber argentino

Al termine della festa in Piazza della Signoria, Gabriel Omar Batistuta torna a parlare di fronte ai giornalisti. Queste le sue parole evidenziate da Violanews.com: "Firenze riesce sempre a sorprendermi, so quanto ci tengono a me e una cosa del genere non me la sarei aspettata. Sono venuti tutti a salutarmi e la cosa più impressionante è che dopo 20 anni che non gioco più sento sempre un grande amore ed è stata un’emozione doppia avere anche la mia famiglia con me. Non ho parole per descrivere l’affetto che c’è nei miei confronti, dico solo un grande grazie a tutti.
A un certo punto, verso la fine della carriera, ho capito che volevo mettere tutto me stesso per migliorare in ogni allenamento e ho sentito la responsabilità di rappresentare Firenze nel mondo e mi è piaciuto tanto. Non mi è pesato perché l’ho sentito dentro e le manifestazioni di affetto mi ripagano ampiamente. Mi piacerebbe entrare nella Fiorentina, ma anche se non lavoro per il club, quando vado in giro per il mondo mi sento prima di tutto un ex giocatore dell’Argentina e della Fiorentina perché so che la mia immagine viene accostata a Firenze. Lo faccio anche se non sono un dipendente, perché lo sento tanto sulla pelle. Io sentivo di rappresentare la Fiorentina e quello mi ha portato molta responsabilità, pensavo solo ad allenarmi e a comportarmi al meglio. A volte non c’era spazio per la debolezza d’animo.

La Fiorentina oggi? Dopo il pareggio di oggi mi auguro che possa migliorare. Nessuno si aspettava che vincesse lo scudetto o andasse in Champions, quindi non so perché ci fosse tanta aspettativa. Ho parlato con Pioli e non aveva certo pretese particolari, se non lottare fino in fondo. Alcune squadre hanno un organico più importante e in questo momento i viola devono navigare a metà classifica, ma qualche chance di raggiungere una coppa c’è. Sarebbe fantastico vincere la Coppa Italia e penso che sia un obiettivo alla portata. Simeone? Mi piace, è un professionista e mi auguro che possa segnare tanto. Ogni volta che vengo lo vedo segnare, ho un legame particolare con il padre perché in Nazionale abbiamo vissuto tanti momenti belli e brutti. Spero che i miei figli abbiano gli stessi sentimenti.

Rui Costa? Lo ricordo con tanto affetto, è il primo che ricordo con la maglia della Fiorentina, insieme abbiamo condiviso tante battaglie ed è una delle amicizie del calcio che mi porto dentro. Sono contento che stia invecchiando come me e spero di vederlo presto.



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