Corvino: "Non tutto è da buttare, dispiacerebbe soffocare questo progetto"

Il dg viola ieri nelle Marche per ritirare un premio intitolato a Cesarini: "Commisso? C'è un cda, non voglio aggiungere altro"

"Non tutto è da buttare". Ilresponsabile dell'area tecnica viola Pantaleo Corvino ieri sera ha ricevuto un premio intotolato a Renato Cesarini, a Montemarciano, in provincia di Ancona, e, dal palco, ha parlato anche di Fiorentina: "Negli ultimi tre anni - ha detto Corvino - c'è stata una Fiorentina 1, una Fiorentina 2 e una Fiorentina 3. Tutto ciò è figlio di un'idea perché il calcio è considerato un'azienda ed è importante avere delle idee. Noi siamo voluti ripartire da una squadra giovane e mettere delle basi per costruire un futuro, ma quando investi sui giovani si sa che devi soffrire nel presente, ma nonostante ciò il primo anno abbiamo totalizzato 60 punti sfiorando l'Europa, il secondo anno 58 perdendo all'ultima in casa la possibilità di disputare l'Europa League e quest'anno la classifica attuale vede altre squadre a quella quota con pieni meriti che vengono riconosciuti ed è giusto, ma anche noi gli anni passati siamo arrivati a quel punto. Il terzo anno a dicembre eravamo a pochissimi punti dalla Champions, in semifinale di Coppa Italia e con una Coppa Italia Primavera vinta. Io stasera ricevo un premio intitolato ad un grandissimo giocatore, ma quest'anno noi abbiamo perso in zona Cesarini tutto quanto di buono avevamo fatto. Quando siamo andati a giocare con la Lazio eravamo al 5° posto, ma dopo qualcosa si è alterato ed abbiamo finito soffrendo, ma partendo da una considerazione ovvero che le idee non devono essere soffocate da una metà di campionato fatta male. Cosa succederà se la Fiorentina verrà ceduta? Non è giusto che faccia altre considerazioni perché è vero che abbiamo parlato di Fiorentina 1, 2 e 3, ma il ciclo precedente vedeva un club in Champions League per meriti anche della proprietà e quindi dei Della Valle con anche tanti campioncini prodotti dal nostro settore giovanile che pur non ha le strutture che hanno altri club alle spalle. A chi dedico il premio? Sicuramente ad Astori, a Scarponi, ma anche ad un'idea che ho avuto insieme alla Fiorentina tre anni fa e che mi dispiacerebbe potesse essere soffocata".



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