Chiesa-Fiorentina: è già muro contro muro

La ricostruzione della vicenda fatta da La Gazzetta Dello Sport

“Siamo al muro contro muro”. Esordisce così La Gazzetta dello Sport in edicola stamani sul caso Chiesa. La Juve è in agguato, ci sono tutti gli ingredienti per diventare uno dei tormentoni dell’estate. Ma se dopo l’eliminazione dell’Under 21 dall’Europeo sembrava scontato un incontro tra Federico e mister Rocco, il n° 25 viola ha staccato la spina deciso a godersi i suoi ventuno giorni di vacanza.


Nessun cambio di posizione: Chiesa vuole andare a giocare subito per scudetto e Champions, con la Juventus che rappresenta l’opzione migliore, tanto più dopo l’arrivo in panchina di Maurizio Sarri. Se non ci saranno novità appuntamento a Moena intorno al 15 luglio, per iniziare la preparazione. Ma i bianconeri potrebbero offrire prima 50-60 milioni con l’inserimento del cartellino di Spinazzola. Nel frattempo è probabile un contatto tra il padre di Chiesa e i manager di Commisso per cercare di fare chiarezza. Joe Barone non ha trovato nessun documento della vecchia proprietà relativo a un accordo che consenta a Federico Chiesa di liberarsi dalla società viola dopo il 30 giugno 2019. Probabilmente era stato anche individuato un accordo economico con la Juve, ma niente di scritto. Al massimo la Fiorentina garantirà a Federico che tra dodici mesi, se la Fiorentina non sarà cresciuta a livello di risultati e di ambizioni, lo lascerà libero. Sarà proposto anche un adeguamento dello stipendio, ma niente a che vedere con i cinque milioni netti che la Juve garantisce all’attaccante.

La società viola è rigida sulle sue posizioni, il giocatore e il suo entourage anche: nessuno vuole arrivare allo scontro, ma la situazione è molto delicata. Al momento sul piatto ci sono soltanto due opzioni: accettare la volontà del giocatore che si ritiene pronto a fare un salto di qualità oppure rimandare tutto alla scadenza naturale del contratto cioè tra tre anni.

Ma al momento giusto ribadirà la sua posizione, cioè che era stato garantito a Federico che a fine campionato avrebbe potuto accasarsi in un club di alto livello. E non è credibile che la vecchia dirigenza non abbia trasmesso a Rocco e ai suoi manager questo impegno morale 

La Juventus osserva interessata.



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