Mencucci: “Chiesa? Tutto in mano alla nuova proprietà”

Sandro Mencucci lascia la Fiorentina dopo 17 anni

La Gazzetta dello Sport ha intervistato Sandro Mencucci, 17 anni nell’organigramma della Fiorentina, dall’agosto 2002 all’estate 2019. Ora saluta la squadra e la sua città.


Nel 2002 non esisteva nulla. Avevamo preso Quagliarella: garantii io il deposito cauzionale per l’affitto di casa sua. Nel 2013 sono stato chiuso otto giorni con dieci avvocati per l’affare Mario Gomez. In mezzo sponsor, marketing, gestione prima squadra e ragazzi.

 

Chiesa? Non esiste alcun vincolo. Chiesa è un asset che è stato incluso nella vendita. Decideranno la nuova proprietà e il giocatore, che non ha nemmeno un agente ma una famiglia serissima che lo assiste in tutto.

 

Altre eredità lasciate a Commisso? La Fiorentina è una macchina perfetta. Siamo arrivati in Champions partendo da zero. Ma il lavoro dei nuovi sarà altrettanto duro: spostare l’asta sempre più in alto. Per competere devi essere doppiamente bravo: a livello tecnico e nei conti. I Della Valle ci sono riusciti con passione e spirito imprenditoriale, Andrea ha una sensibilità superiore alla media, ha sofferto da tifoso. Commisso si è affidato ai suoi uomini e da businessman lo capisco. Mi dispiace ma è comprensibile e a Rocco e alla nuova Fiorentina auguro, da ex a.d. ma soprattutto da tifoso viola, tutti i migliori successi possibili''.



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