Commisso: “Volevamo De Paul, De Rossi e Nainggolan. Le infrastrutture? Sono deluso”

Altra intervista di Commisso: le sue parole al Corriere dello Sport direttamente da New York

Altro giro, altra intervista. Direttamente da New York il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha parlato con Massimo Basile per il Corriere dello Sport. Per quanto riguarda il mercato il patron dice di aver “scoperto il potere degli agenti e la fragilità delle trattative. Volevamo De Paul, Raphinha, De Rossi e Nainggolan. Il prezzo per i primi due non era quello che ritenevamo giusto“. Commisso dice di non aver promesso la Champions League ai tifosi, il presidente vuole fare meglio dell’anno scorso. “Abbiamo aumentato il monte ingaggi a 50 milioni, ma è poco” e ammette che con il fatturato della Fiorentina non è possibile spendere 230 milioni e la sua ricetta è la seguente “devi cambiare quel meccanismo e aumentare i ricavi“.

Commisso parla anche delle infrastrutture. Dice di essere un po’ deluso perché “c’è voglia di fare, ma c’è un processo pieno di ostacoli“. Dice di aver apprezzato il progetto di restyling del Franchi con le curve più vicino al campo, ma allo stesso tempo confermo che preferirebbe lo stadio nuovo. “Ci sono progetti anche per il centro sportivo, a Campi Bisenzio e a Bagno a Ripoli, ma poi ho scoperto che c’è una legge sul rispetto del paesaggio e allora bisogna andare piano anche lì“. Per quanto riguarda i tempi, Commisso dice di aspettare un paio di mesi perché c’è da aspettare il parere di tanti “a cominciare dalla Soprintendenza“.



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