Se la Fiorentina diverte, gioca con il baricentro altissimo, fa la partita e attaccare sempre, il merito è senz'altro di Vincenzo Italiano, la cui filosofia comporta rischia ma alla fine paga. Al terzo anno in viola - scrive La Gazzetta dello Sport - il tecnico ha imparato anche a smussare certi difetti atavici della squadra. Ha pilotato la campagna acquisti e grazie alla crescita di Gonzalez e Bonaventura i numeri parlano da soli. La prima stagione i punti conquistati dopo otto giornate erano 12, merito dei gol di Vlahovic, mentre un anno fa l'impatto con la Conference League aveva fruttato solo 8 punti. Adesso sono 17 con la possibilità di arrivare a 20 e diventare la miglior viola degli ultimi 30 anni dopo nove giornate.
L'Europa League è un obiettivo ormai, la Champions il sogno. Italiano è atteso da un ciclo impegnativo, che parte dall'Empoli e potrà dare l'esatta dimensione di questa Viola-show. Anche perché più avanti ci saranno i test verità con Lazio e Juventus, il Bologna e due partite di Conference contro il Cukaricki. Senza paura però, perché le invenzioni di Italiano hanno portato grandi frutti. Quarta incursore-regista, Bonaventura leader e protagonista nuovamente in nazionale, la consacrazione di Nico Gonzalez e Arthur rinato. Se riesce a riattivare Nzola - scrive il quotidiano - questa Fiorentina può davvero sognare in grande.
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