A distanza di qualche giorno dalla tanto discussa partita con la Juventus, Rocco Commisso si è concesso in una lunga intervista al Corriere dello Sport. Tanti i temi toccati tra passato, presente e futuro.
Il presidente Viola racconta di aver investito nella Fiorentina più di 300 milioni di euro e di essere un sognatore con grandi obiettivi nel cassetto. Al momento gli basterebbe rimanere nella parte sinistra della classifica, ma dall’anno prossimo è atteso un salto di qualità maggiore. L’Europa è un ambizione che con il tempo e la pazienza potrà arrivare, ha spiegato il patron, mentre il terzo scudetto dipenderà dalla possibilità di fare investimenti e quindi dai paletti del Fair play finanziario. Per questo motivo già dall’estate ha spinto molto sulle strutture con il sul suo fast,fast,fast, poichè serviranno ad alzare il fatturato della squadra. Lo sponsor Mediacom aiuta, ma non basta.
Tornando allo sfogo di Domenica, il presidente chiarisce che non si è trattato di una esternazione ad personam contro i bianconeri: “L’ho fatto per il calcio italiano, che poi è quello che viene esportato nel mondo. Su ESPN queste incongruenze nel metodo di giudizio sono state sottolineate in diretta, prima ancora delle mie parole. Ci sono stati dei fatti ed io sono intervenuto per difendere gli interessi della squadra”. Nessuna richiesta di favori ma una maggiore uguaglianza nel metro di giudizio. Poi ancora duro con Nedved, ribadendo che non è sua competenza discutere con l’ex centrocampista, gli interlocutori del presidente sono gli Agnelli o John Elkann. Nessun pentimento quindi per il patron che si definisce uno spirito battagliero, uno che non si tira indietro di fronte a niente. Anzi, Commisso stesso si aspetta delle scuse da certe persone.
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