Il Ministro dello Sport Luca Lotti e il Vice Presidente della Fiorentina Gino Salica ospiti del "Pentasport"

Due ospiti d'eccezione quest'oggi negli studi fiorentini di Radio Bruno

Due ospiti di eccezione per la puntata del 4 settembre 2017 di "A Pranzo con il Pentasport". Negli studi fiorentini di Radio Bruno sono infatti intervenuti il Ministro dello Sport Luca Lotti e il Vice Presidente della Fiorentina, Gino Salica. 

Queste le dichiarazioni principali del Vice Presidente Salica: "Gli inizi con la Florentia Viola? C'era uno spirito straordinario, un riferimento per il quale è giusto provare affetto. Facemmo 15000 abbonati, è stato un periodo irripetibile. Il nuovo stadio? Ci stiamo lavorando. Adesso ci sono tutte le condizioni per poter attuare il progetto di un nuovo stadio. Per quanto ci riguarda non è cambiato nulla, l'ultimo progetto lo abbiamo presentato solo qualche mese fa. Andiamo avanti salvo “stop” che non sono arrivati. Stiamo lavorando su questo aspetto. Il forte comunicato dei fratelli Della Valle dice due cose. Rispondendo alle critiche prendiamo atto, se qualcuno è più bravo si faccia avanti. Ma nel secondo punto si fa riferimento al managment e al mandato di portar avanti il programma. Sul fronte stadio siamo sempre in contatto con il Comune. Terzo tempo nel 2007? Sin dall'inizio abbiamo puntato sugli aspetti del sociale e l'idea ci piacque. Non ci fu un seguito infinito di squadre: capimmo che il calcio ancora forse non era così sensibile all'argomento. Save the Children? Non era vero che lo scegliemmo perché non avevamo sponsor: c'è ancora. Crediamo tantissimo nelle associazioni umanitarie. Il VAR? Riduce dubbi e incertezze, ma serve aspettare per vedere quali risultati fornirà. Noi forse non siamo stati fortunati nelle prime giornate. Comunicare con la città? Per i 90 anni abbiamo fatto molto, e poi nel recupero del rapporto con i club viola ci siamo spesi molto scoprendo l'esistenza di viola club in tutta Italia. Con forza vogliamo recuperare questo rapporto, è chiaro che il tifoso capisce e apprezza ma sono sempre i risultati a fare la differenza. L'anno scorso, soprattutto il girone di ritorno è stato di grande sofferenza. L'esonero di Sousa? Col senno di poi si può anche pensare che Sousa fosse da esonerare. La gara con il Monchengladbach è stato uno spartiacque. E' stata una serata drammatica, da lì in poi è cominciata la discesa. Può darsi che Sousa fosse da mandare via, sicuramente tutto questo ha pesato nel rapporto con i tifosi. Le scorie dell'ultimo anno hanno intossicato l'ambiente. Reinvestimenti sul mercato di questa estate? Il valore del comunicato dei Della Valle resta. Per quanto ci riguarda, come società, abbiamo la piena fiducia della proprietà che ci ha dato mandato di proseguire nello sviluppo. Di fatto siamo in autofinanziamento. Nel momento in cui si fa una campagna che crea un surplus serve un sostegno alla componente aziendale. Ci saranno tempi e modi per spiegare le cifre, ma il vero tema è che oggi non possiamo bussare alla porta di nessuno. Il mandato è chiaro: mandare avanti la Fiorentina significa anche trovare le risorse per mandarla avanti. ADV allo stadio? Speriamo di riuscirci, ci contiamo. Sembra tanto, ma dal comunicato sono passati solo due mesi. Quel comunicato non è uno scherzo, è arrivato dopo una grande tensione interna alla famiglia. C'è stata una presa d'atto, pur nella sofferenza. A tutta la famiglia l'interesse e la passione non è mai mancata. Una proprietà che da 15 anni gestisce e porta questa società a esser protagonista a livello europeo non può non emozionarsi davanti ai momenti più importanti che abbiamo vissuto. E' impossibile che non ci sia passione, ma oggi come oggi deve esserci anche riflessione nel fare calcio. L'ingresso dei cinesi, per esempio, dimostra di un cambiamento imminente. Le risposte alla contestazione? Siamo in autofinanziamento, ma la società è sanissima, non ha debiti, è gestita bene e pur avendo la fiducia della proprietà sappiamo che ci saranno ulteriori risposte a quanto comunicato da Diego e Andrea Della Valle. Ci sono situazioni in evoluzione, adesso abbiamo chiuso una campagna estiva per niente semplice, ma resto convinto di quanto abbiamo fatto. Se ripenso alle gare con Empoli e Palermo dell'anno scorso non ho rimpianti su quella squadra. Le scommesse di Corvino? Solo il tempo potrà dire se sono azzeccate o meno. Che immagine dà di se la Fiorentina? Capisco che in questo momento siano molte le scommesse, ma siamo fiduciosi vedendo la squadra equilibrata, vediamo dei giovani interessanti e ci auguriamo di vincere le nostre scommesse. Non è dismissione, ma l'unica strada da intraprendere è puntare sul futuro visto che sono entrati capitali enormi. Contando anche il tecnico motivato ci sono tutte le condizioni per un campionato positivo, vi assicuro che c'è un bell'ambiente nonostante le 2 sconfitte. Corvino? E' il solito, tosto, coriaceo e combattivo. Aspettiamo perchè le squadre si vedono a fine ottobre. Il mercato del gennaio 2016 da primi in classifica? Bisognava ritrovarsi in quelle posizioni, io non c'ero, facevo altro ed ero all'estero. Da lontano, però, mi dicevo che la squadra non era stata toccata. Perchè poi improvvisamente si è fermata? Bisogna ammettere gli errori, probabilmente ne abbiamo commessi come sul difensore. Però ripeto, com'è possibile che quella squadra sia crollata Quanto mi è mancata la Fiorentina? Mi è mancata, anche se sono sempre rimasto nel c.d.a.. E' chiaro che tornarla a vivere in questo modo, quotidianamente, è un altro mondo. Da non fiorentino ho capito quanta gente ama Firenze e la Fiorentina a giro per il mondo. E' strano per tanti motivi, ma rafforza il concetto che il viola e chi indossa questa maglia rappresentano nell'immaginario collettivo qualcosa che non va perduto. Stato d'animo? Siamo molto fiduciosi, dobbiamo esserlo. Conosco le logiche interne alla società, e conosco il mandato che ha dato la proprietà. Possiamo sbagliare, ma non ci deve essere il retropensiero che questa società in fase di dismissione. Noi puntiamo su una società che nel giro di due anni possa essere ancora più sana e forte, anche perchè in questo modo diventa più appetibile per tutti. Per eventuali compratori, certo, ma perchè no, anche per gli attuali proprietari”.

Queste invece le dichiarazioni principali del Ministro Lotti: "Da Ministro dello Sport do importanza a ogni disciplina sportiva. Tra i primi obiettivi abbiamo quelli di non considerare nessun sport “Di serie B” o ancor peggio “Minore”. Per far tornare passione dobbiamo far vivere ai bambini il calcio semplicemente come un gioco. Per chi tifo? Sono del 1982, per me il Milan di Sacchi era il padrone d'Europa....Mio figlio però è tifoso della Fiorentina. Gli stadi per decenni son stati considerati zone franche, ma io credo sia una questione di cultura. Negli altri sport determinate situazioni non sono mai avvenute. Serve riconsiderare il modo in cui si va a seguire una partita. La cultura aiuta sia lo spettacolo che la stessa infrastruttura. Stadi di proprietà? Abbiamo eliminato la tessera del tifoso perchè creava delle complicazioni in più. Lo stadio dev'essere un luogo in cui si passa volentieri il proprio tempo libero. Avere stadi adeguati e di proprietà chiaramente aiuta l'intero processo. Sono molte le facilitazioni per chi ha intenzione di costruire un nuovo stadio e gestire un'area adiacente. Anche sui tempi siamo intervenuti migliorando tutto l'iter. Non penso che questa nuova norma sugli impianti cambi del tutto lo stato delle cose, ma in 3,4 anni le società che hanno voglia di investire trovano una parte normativa che li può aiutare. E' una norma oggi poco sponsorizzata, ma serve per fare in modo che da qui a qualche anno nel mondo del calcio, e non solo, possa dare vita a un circuito di energie che diano sviluppo a nuovi impianti. Da ministro dello Sport devo dire che molte forze politiche negli ultimi anni si sono occupate ben poco di sport. Però il mio è un lavoro tanto faticoso quanto appassionante. Gli italiani sono un popolo di pigri, per questo nei prossimi mesi sono molte le iniziative volte a sensibilizzare il valore dello sport e di tutte le discipline affinchè in tanti decidano di lasciare il divano e praticare sport. Il VAR? Le innovazioni da sempre mi entusiasmano, adesso però diamogli tempo. A caldo dico che sono ottimista. Incontri significativi? Le paraolimpiadi di Rio mi hanno dato l'opportunità di conoscere un movimento importante. Ma più in generale ogni evento che premia la passione per lo sport mi inorgoglisce. Personaggi inaspettati? Bebe Vio, per tutto ciò che rappresenta e per come affronta lo sport l'agonismo e la vita. Ventura? Gli italiani sono un popolo di allenatori, io faccio solo il Ministro...non ha bisogno del mio conforto, il ct sa cosa deve fare e quali sono gli obiettivi. Non mi aggiungo all'elenco di persone che voglion dare consigli. Tifo per i DV alla Fiorentina? Tifo affinchè a Firenze ci sia una squadra importante, tifo affinchè la società abbia uno stadio proprio, e che continui un investimento che con la famiglia Della Valle si è sempre visto raccogliendo qualcosa di molto positivo. Spero che tutto possa proseguire, conosco Diego, Andrea, Mario Cognigni e i rapporti sono ottimi.”  



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