Gilardino si racconta insieme all'amico Frey su Instagram

Quanti ricordi per i due ex viola. Dalla champions agli scherzi nelo spogliatoio

L’ex viola Alberto Gilardino ha parlato su Instagram in una diretta insieme a Seba Frey:


Allenare? Con Seba ci conosciamo da una vita, siamo stati bene insieme al Parma e poi alla Fiorentina. Liverpool? E’ stato il coronamento di tutto ciò che di buono abbiamo fatto, quella gara è stata una meraviglia che mi piacerebbe rigiocare. A volte lo sogno. Il gol? Prandelli ha detto che non ha visto la parte finale dell’azione, sapeva che avremmo segnato. In quegli anni capitava spesso che Vargas mi facesse segnare, era devastante. Con loro e Semioli ridevamo e scherzavamo sempre, qualcuno finiva sempre in piscina. Juan? Se lo prendevi in giro ti buttava in piscina grazie alla sua forza fisica. Bayern Monaco? Quella partita ci ha lasciato inca****i. Avevamo dimostrato di potercela giocare alla grande. Gol da fuori area? Ne ho fatti, ho sempre preso male la palla ma li ho fatti (ride ndr). Vlahovic? E’ cresciuto molto negli ultimi mesi, ha sentito la fiducia. Ha potenziale incredibile e ha un gran tiro. Gli fanno bene due o tre anni nella viola, poi diventerà uno degli attaccanti più forti.

Morfeo? Sembrava che fossimo nati per giocare insieme, poi sono stato bene con altri come Mutu, Jovetic e Diamanti. Ma anche Kakà, Totti e Del Piero: tutti molto forti. Iachini? Si, sono un allenatore come lui. E anche per i capelli… (ride ndr). Prandelli? Non è mai semplice tornare dall’estero, lui è ripartito dal Genoa dove c’è una società esigente. Non era facile. Mario Gomez o Luca Toni? Scelgo Luca, abbiamo giocato tanto insieme. E’ un grande compagno di squadra oltre che un campione. Un attaccante che mi somiglia? Belotti e Immobile sono diversi da me, penso più a Pavoletti anche se ha qualità diverse. Gol più bello? Uno in un Perugia-Parma. Un altro Fiorentina-Genoa, si vinse 1-0 e feci gol nei minuti finali. Prandelli o Ancelotti? Con Cesare sono diventato calciatore, mi ha insegnato moltissimo. Carlo è un grande gestore di uomini. Violino? La decidemmo a cena con Seba e Marchionni ai tempi del Parma: io suonavo e Marco mi faceva l’inchino. Andammo a cena il mercoledì e il sabato successi feci subito gol. Non ho più smesso. Ex Fiorentina? Presto organizzeremo una cena con gli ex compagni di squadra, lo faremo. Fiorentina-Juve 1-1? Appena arrivato feci gol all’ultimo minuto sotto la Fiesole, una delle cose più belle di sempre”.



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