Commisso a Radio Rai: "Manderò via Iachini solo quando le squadre sotto di noi faranno lo stesso con i loro allenatori"

Il presidente è intervenuto nella trasmissione di Emilio Mancuso, su Radio Rai, rispedendo al mittente molte delle recenti critiche

Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, è intervenuto a Radio Rai ospite di Emilio Mancuso. Le parole del numero uno della società viola:

“Castrovilli come Chiesa? Federico è stato qui dieci anni, ora volete che cominciamo con Castrovilli? Ho voluto dare la maglia numero 10 a Gaetano, è stata una mia idea e gli ho detto di non scherzare: è un ragazzo di buon cuore, molto umile e viene da una buonissima famiglia del Sud, come me.

Io accentratore? Se senti gli opinionisti pappagalli è così, ma in verità no. Io sono via dalla Mediacom da un mese, un’azienda che sta avendo risultati ottimi. Nel caso della Fiorentina sto spendendo molto tempo sul campo e per le infrastrutture.

Iachini via? Lo manderò via quando le squadre sotto di noi manderanno via prima i loro allenatori. Stiamo andando bene, le gare con Sampdoria e Spezia non mi son piaciute e quindi possiamo fare meglio. Io non ho mai consigliato giocatori, in tv ho visto Amrabat e ho suggerito di prenderlo. Su 75 operazioni che abbiamo fatto ho messo bocca solo su questa vicenda, comunque è mio dovere sapere cosa succede. Ho rispetto del lavoro di Pradè e Barone.

Infrastrutture? Sul centro sportivo le cose sono andate bene, siamo andati avanti con l’aiuto della pubblica amministrazione di Bagno a Ripoli. L’investimento sarà di circa 80 milioni, sarà il più bello e grande d’Italia. La Fiorentina è in perdita, per fortuna c’è la Mediacom in supporto. Stadio? Le opportunità di farlo come dico io a Campo di Marte sono scese, è vero che a Roma ci sarà un incontro. Domenica andrò nella capitale per la partita ma non per incontrare i politici. Io voglio investire su Firenze.

Voglia di mollare? Ho iniziato a mandare a quel paese (ride ndr). Quante persone come me arrivano dall’America e vogliono rendere qualcosa al paese nel calcio? Il problema della Fiorentina è che non abbiamo fatturato a differenza di club che incassano di più.

In due anni la Mediacom metterà 50 milioni di euro, purtroppo col Covid ci sono state più perdite che nessuno poteva prevedere. In Lega calcio sta lavorando Joe Barone, io non sono mai andato e non credo che andrò.

Gestione Covid? l’Italia lo sta facendo meglio degli Stati Uniti, qui almeno ci sono stati mille spettatori. Nell’NBA c’è la bolla, le società hanno preso i soldi dalle tv.

Roma sfida con Friedkin? La prossima partita è contro il Padova in Coppa Italia, ci teniamo. Voglio andare allo stadio, le ultime partite contro la Roma non sono andate bene e a dicembre passato ho mandato via Montella dopo quella sconfitta. Ci tengo molto a questa partita, speriamo di vincere.

Quando ero bambino mi piaceva andare sui pattini, tornavo sempre a casa con tante ferite.

Trump o Biden? Non so chi vincerà, io non vedo bene Trump. Sono un conservatore, guardo i miei affari, la mia famiglia e l’azienda. Sono per le zone rurale dove sto, sono più per Trump perché Biden spinge più per le grandi città.

Feeling con Firenze? All’inizio è stato emozionante, ho deciso di fare qualcosa per i tifosi e per la gente. Poi sono arrivate un po’ di critiche, abbiamo messo molti soldi per aiutare gli ospedali. Quest’estate si è cominciato subito con la nuova stagione e dopo un paio di partite sono partite le critiche. L’entusiasmo non è più quello del primo giorno, forse alcuni credono che qui è venuto uno che spende e basta. Credo che la maggioranza sia con me, una minoranza è influenzata da opinionisti pappagalli. Alcuni parlano perchè non hanno trovato lavoro alla Fiorentina.

Obiettivi? In teoria si può anche vincere il campionato. Se togli i punti che la Juve ha preso a tavolino col Napoli noi siamo davanti a loro. Ognuno ha i suoi sogni, io ho imparato a non fare promesse che non posso mantenere. La Mediacom è un’azienda piccola ma ha un patrimonio più grande della Tim, qualcosa di buono in America è stato fatto. Trofei? Arriveranno, ma mi devono dare tempo.

Un giocatore che mi è sempre piaciuto è Castrovilli, abbiamo Amrabat e sono convinto che farà bene”.



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