Borja Valero: “Non giochiamo con la paura''

L’intervista concessa da Borja Valero al Pentasport di Radio Bruno

Il centrocampista della Fiorentina, Borja Valero, ha concesso un’intervista al Pentasport di Radio Bruno. Queste le sue parole:

“Le mie condizioni fisiche? Non so quando rientrerò, il percorso è lento perché mi sono infortunato in una zona complicata.

La partita contro l’Inter? Non cerco rivincite, ma mi dispiace perdere, indipendentemente dallo stadio. Avevamo giocato bene, meritavamo di portare punti a casa, per questo motivo mi sarebbe piaciuto vincere.

Stadi senza tifosi? Ormai ci siamo abituati, ma spero che possano tornare il prima possibile. E’ brutto giocare in uno stadio vuoto.

La bolla? Non cambia molto, gli allenamenti sono i soliti. Dobbiamo rinchiuderci nella stanza e usare il nostro bagno. Cambia la vita quotidiana, non tanto quella sportiva.

La gara contro la Roma? E’ sempre complicato giocarci contro, specialmente in trasferta. Hanno una bella rosa, sarà difficile batterli, ma conosciamo le nostre potenzialità.

Obiettivi? Non mi piace pensarci, dobbiamo essere umili e lavorare ogni giorno. E’ l’unico modo se vogliamo toglierci qualche soddisfazione. Sarà un campionato difficile e imprevedibile. Potevamo avere qualche punto in più, ma dovevamo iniziare a lavorare con i nuovi. Abbiamo avuto poco tempo, ma abbiamo margini di miglioramento.

Le critiche? Fanno parte del gioco. Se si vuol essere giocatori, dobbiamo capirle. Le puoi prendere per migliorarti come singolo e collettivo, anche se a volte sembrano eccessive. Le critiche all’allenatore? Abbiamo già le nostre per pensare alle sue. Ha tanta esperienza, le sa gestire gestire, ma non credo siano un problema per lui. Conosco la pressione dei tifosi e della stampa di Firenze. Non è una città grande, ma c’è molta pressione. Giochiamo in Serie A, quindi è normale.

Se la squadra ha paura? Non penso che giochiamo con paura. In alcuni momenti delle partite dobbiamo soffrire, ma vincere in Serie A non è mai facile. Nonostante ciò abbiamo fatto buone prestazioni. Avere momenti di sofferenza è normale.

Paragone tra Callejon e Joaquin? Hanno caratteristiche diverse. Joaquin puntava di più l’avversario, mentre Callejon si inserisce di più in area e può segnare maggiormente. Spero si trovi bene a Firenze che dia il suo contributo.

I giovani? Sono giovani appunto, questo devo spingere tutti a dar loro tempo. Hanno grandi potenzialità, serve pazienza. Sono convinto che potranno fare bene e segnare gol alla Fiorentina.

Castrovilli e Barella? Ci sono tanti italiani interessanti, per il calcio italiano è un aspetto positivo. Tra i giovani c’è, ovviamente, anche Castrovilli. Gli auguro di continuare a crescere perché può aiutare la Fiorentina e la nazionale.

Chi è migliorato di più all’Inter tra me e Biraghi? Dovrebbero essere i tifosi a rispondere. Non mi piace parlare troppo di me. Ho dato il mio contributo all’Inter, ma ora penso solo alla Fiorentina.

Viola Park meglio della Pinetina? Spero nasca un bellissimo centro sportivo in cui la Fiorentina possa lavorare al meglio. Ciò che viene investito per migliorare le squadre di Serie A è positivo. La Fiorentina è un esempio che spero venga seguito”.



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