Giani sullo stadio: "No alle ruspe, restyling del Franchi unica strada. Ipotesi Ridolfi assurda, su Campi chi pagherebbe la viabilità"

Il presidente della Regione Toscana intervistato dal Corriere Fiorentino si esprime a favore di un restauro dell'attuale impianto

Eugenio Giani, presidente della regione Toscana, ha parlato così in una lunga intervista rilasciata al Corriere Fiorentino

Nelle ultime settimane il dibattito sul Franchi si è fatto infuocato. Lei da che parte si schiera? "Io credo nel restyling del Franchi. Penso che sia la cosa più ragionevole, sia per la Fiorentina sia per la città visto che eviterebbe anche il problema di cosa fare del Franchi e di Campo di Marte. Ho fatto per dieci anni l’assessore allo sport, quando arrivai c’erano petizioni per portar via lo stadio. Quando sono andato via nel quartiere il clima era già molto cambiato".

Lei parla di restyling, ma Commisso è più per una soluzione drastica: demolire e poi ricostruire... "A mio giudizio questo si scontra con l’impostazione culturale e di tutela dei profili architettonici delle opere pubbliche che abbiamo in Italia e che finora si è rivelato vincente. Noi abbiamo la cultura del restauro e della conservazione. Non mi convince l’idea della ricostruzione. Ritengo che la posizione del soprintendente Pessina sia giusta quando rivendica l’intoccabilità di alcuni elementi: la tribuna a sbalzo, le scale elicoidali, la torre. Sulle curve, a mio parere, ci può essere una soluzione diversa".

Con i Mondiali del ’90 però furono consentiti interventi importanti sul Franchi... "Furono fatti interventi che tutelarono i quattro elementi. Però fu violentato un quinto, la pista d’atletica, facendo uno sfregio a Nervi che era un grande amante di quello sport tanto che volle una pista di 500 metri e non di 400. Ma a quel vulnus ho rimediato io, dieci anni dopo, realizzando il Ridolfi per compensare la distruzione della pista di atletica. Ora sento che si vuole demolire il Ridolfi: definisco questa ipotesi assurda e inconcepibile. Va contro il vero valore dello sport: ma stiamo scherzando? Non consentirò mai una concessione a uno sport per soffocarne un altro. E poi non è fattibile dal punto di vista della concezione delle opere pubbliche: abbiamo speso come Comune di Firenze 15 milioni di euro per quello stadio e dopo 17 anni si vorrebbe tirarlo giù? Non dimentichiamoci che l’atletica è la regina degli sport".

Nel caso in cui dovesse saltare l’ipotesi restauro del Franchi, Commisso potrebbe pensare a Campi. Lei cosa ne pensa? "Io ritengo che ci può andare solo col consenso del sindaco di Firenze, non contro il Comune. Se la Fiorentina esiste è per merito del Comune ed è inscindibile da Firenze. E poi ci sarebbe il problema della viabilità. Chi la pagherebbe? La pianificazione urbanistica è pubblica e non può essere contrattata".



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