Commisso: “Finché i tifosi saranno con noi non rimpiangerò mai di aver comprato la Fiorentina”

Il presidente parla in collegamento dall’America

Rocco Commisso torna a parlare: il presidente gigliato si è collegato con lo studio di Radio Bruno durante il Pentasport per tracciare un bilancio dell’anno che va a concludersi.

“Il giorno della vittoria con la Juve eravamo qui con mia moglie a vedere la partita, ho temuto fino al momento del terzo gol perché poteva sempre succedere qualcosa, quelli della Juve li vedevo molto agitati, forse gli serviva un tè, una camomilla, specie a Nedved. I tifosi sono stati splendidi, ci hanno aiutato molto e speriamo di andare avanti così.

Come abbiamo festeggiato? Non vado al ristorante da un anno… Un pochino di moscato, quello sì. Tutti ci hanno messo qualcosa in più, il dato più significativo è quello che dice che abbiamo fatto più falli noi.

Chiesa osservato speciale? Forse i ragazzi volevano difendere la società. Quando uno se ne va come è andato via lui dispiace, ho imparato nella mia vita che non bisogna mai tagliare i ponti, perché non sai mai cosa potrà servirti in futuro.

Un bilancio? Il primo anno non è stato eccellente, un po’ di transizione, ma ci dobbiamo accontentare, meglio decimi che sedicesimi. Siamo andati avanti, abbiamo evitato lo spettro della retrocessione e abbiamo concluso in scioltezza, ragion per cui ho deciso di rendere merito a Beppe Iachini. Se dovessi dare al 2020 della Fiorentina un mio voto, mi terrei fra il 5 e il 6, non abbiamo fatto bene né male. Abbiamo avuto 44 persone malate di Covid, ultimo in ordine di tempo Callejon. Sappiamo tutti quanto i tifosi manchino alla Fiorentina.

Menomale che c’è la Mediacom… I ricavi della Fiorentina sono stati decimati. Siamo oltre i 300 milioni di spesa, come tutti sapete, ma quanto hanno speso i Pontello ai loro tempi? Io ho messo molti più soldi di tutti i precedenti proprietari. Io ho detto certe cose, ma ci sono persone che credono che io sia lo zio d’America e questo non va bene. Le critiche ci stanno, ma c’è modo e modi di rivolgersi alle persone, anche indirettamente. Oltretutto io non posso difendermi subito dopo, e quando viene attaccato mio padre è veramente un colpo basso. Vedo poco contraddittorio.

Il concetto dei cartellini gialli e rossi? Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità. La mia era una battuta, ma adesso sono convinto di farlo davvero. Nella Costituzione Italiana l’Articolo 14 dà il diritto di fare ciò che si vuole all’interno della proprietà privata, mentre l’Articolo 21 dà la libertà di espressione. Ma se vengo chiamato in certi modi, allora non ci sto. Io non ho bisogno di far soldi in Italia.

Mediacom tra un mese certificherà l’anno di crescita migliore di sempre, una crescita consecutiva che dura ormai da anni. Nello spazio di pochi mesi, il tempo che abbiamo impiegato per discutere, solo discutere, dello stadio, abbiamo investito un miliardo di dollari e ridotto il debito di trecento milioni.

Differenze tra dirigere Mediacom e la Fiorentina? Beh, nessuno va a scrivere su di me… Per la Fiorentina c’è da prendere una decisione al minuto, è una cosa che non finisce mai, eppure me ne viene un ricavo inferiore. Devo spendere molto più tempo per una cosa molto più piccola di Mediacom.

Stadio? Ribadisco ciò che ho già detto, sono insorti in molti, ma ho visto che in tutto questo sono tanti coloro che vogliono ricavare qualcosa, altro che tutelare la memoria di Nervi… Poi nessuno si preoccupa mai dei tifosi, parlano solo del monumento, come se non venisse mai vissuto. Io penso che Brunelleschi oggi il Duomo non lo potrebbe fare. Primo perché la sua tecnologia non è replicabile, secondo perché oggi non ci sono i soldi. Cosa è successo a Roma allo stadio Flaminio? Hanno parlato, parlato, parlato, ma non hanno investito nulla. Adesso vogliono venire a Firenze e dirmi cosa devo fare? Se vogliono fare come piace a loro, mettano i soldi, io sono pronto anche a dare una mano di tasca mia. Io non spenderò mai una somma del genere per mettermi sotto il volere di qualcun altro. Lo stadio si deve muovere, non può essere posizionato così, accanto alla strada. I campini non ci servono più, possiamo farlo, e possiamo anche preservare la Torre e quel che c’è da salvare. Io ringrazio i sindaci di Firenze e Campi che sono stati disponibilissimi nel cercare e proporre alternative. In America addirittura si va a giocare in altri Stati… Non dico di fare questo in Italia, ma questa differenza è assurda.

Campi Bisenzio? Siamo fermi, perché stiamo aspettando la risposta del Ministero sul Franchi. Poi si potrà nel caso procedere a Campi, ma l’opzione ha una scadenza, ricordiamocelo. E in ogni caso ci sono tante altre spese da sostenere nell’eventualità di una scelta del genere.

Come funziona la Fiorentina quando non ci sono io? Chi lavora per me ha la mia massima fiducia e il mio supporto. Ovviamente se c’è da fare delle critiche le faccio, ma in privato. E state certi che ci sono state cose che non mi sono piaciute. Come non mi è piaciuto il trattamento riservato alla squadra quando le cose andavano male. Guardate Pirlo, ha molti meno punti rispetto a Sarri e Allegri, eppure non vedo tutta questa bufera.

Il ritorno in Italia per adesso è un problema, vediamo nei prossimi giorni, c’è da risolvere una questione legata al passaporto di mia moglie. Prandelli? Sono contentissimo per lui, ci ho parlato diverse volte e ovviamente anche dopo la vittoria in casa della Juventus. Pradè ha sofferto molto in questi giorni, voglio ringraziarlo per tutto quello che ha fatto.

Il mercato? No, non ne voglio parlare, non sono uno che conosce il calcio… (ride, ndr). Su Amrabat, che ho voluto personalmente, non sono mai stato preoccupato, neanche quando le cose non andavano nella maniera migliore. Se col senno di poi ricomprerei la Fiorentina? Io nella mia vita non ho mai preso decisioni sbagliate. Fino a quando i tifosi, la loro maggioranza, saranno dalla nostra parte, non rimpiangerò mai di aver fatto questa scelta.

Il Centro Sportivo? Sì, siamo ai dettagli, dobbiamo ancora definire a chi andrà l’appalto ma il più è fatto. Poteva essere tutto più snello, ma la situazione è quella che è e ci dobbiamo accontentare. Abbiamo accettato i suggerimenti della Sovrintendenza, speriamo di poter finire per l’inizio del 2022. Grazie a Marco Casamonti e all’Amministrazione di Bagno a Ripoli. Il concetto che passa spesso è quello che a me interessa più la parte infrastrutture rispetto a quella sportiva… Ma mia madre mi ha fatto due mani, la sinistra e la destra, quindi sono in grado di fare due cose in contemporanea. Non si possono fare le cose in un battibaleno, sono progetti a lungo termine e che vanno portati avanti con perseveranza. Il centro sportivo ancora non l’ho fatto, l’ho progettato. Sembra che possa andare in porto, sono contento di questo.

Vlahovic? Mi ha impressionato fin dalla prima volta, nei primi venti minuti in cui l’ho visto giocare. Ma tutti i nostri giovani vanno coccolati e aspettati. Bisogna entrare nell’ordine delle idee che la Fiorentina non è stata comprata quando era nei primi quattro posti. L’obiettivo è sempre fare meglio dell’anno precedente, qualcuno dice che non sono obiettivi veri ma io non posso puntare alla Champions League se non sono sicuro di poterla raggiungere. Qualcuno sperava anche che perdessimo a Parma per farmi mandare via Iachini…

Il mio augurio per il nuovo anno è che tutto vada per il meglio, ne abbiamo bisogno. Se tutti rimaniamo uniti e ci rispettiamo, arriveremo ad ottenere quello che tutti vogliamo”.



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