Vlahovic come Chiesa, uno scenario da evitare. Commisso pronto ad agire in prima persona

La proposta, per ora, non soddisfa il serbo

Se proiettiamo i numeri attuali di Dusan Vlahovic da qui a fine campionato, si nota che il serbo, a questo ritmo, sfiorerà le 18 reti. Un ruolino di marcia che lo posiziona dietro solo ad Haaland e Kean fra i giovanissimi, e che fuga ogni dubbio sulla bontà del suo percorso. Perderlo ora, scrive il Corriere Fiorentino, sarebbe un colpo da K.O. per la Fiorentina, che deve mettere sul tavolo la proposta giusta anche in termini di ambizioni. Il contratto scade nel 2023 e il giocatore continua a spendere parole importanti per Firenze e per la sua squadra, ma già in estate Roma, Hoffenheim e Wolfsburg hanno bussato con insistenza alla porta della società gigliata. E allora possibile che, come ha detto Vlahovic, non sia ancora stato proposto il rinnovo? No, secondo il quotidiano. Semmai, non è stato proposto un rinnovo in grado di soddisfare l’entourage del giocatore. Per adesso l’offerta è ferma a 1,5 milioni a stagione, ingaggio quasi raddoppiato, per adesso nessun progresso. La cosa sta facendo innervosire Prandelli, che ha chiesto, indirettamente, rispetto. La ferita inferta da Chiesa brucia ancora al presidente Rocco Commisso, che ora non vuole perdere nello stesso modo il nuovo pupillo ed è pronto a muoversi in prima persona



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