Gioielli altrove: Chiesa, l'impatto sulla Juve e 60 milioni in arrivo per i viola

Ma quel che più conta per il futuro sono i destini di Vlahovic e Castrovilli

Sul Corriere Fiorentino vengono analizzati i casi di Federico Chiesa e dei gioielli cresciuti a Firenze che ancora vestono la maglia viola. L’operazione che l’estate scorsa ha porta il figlio d’arte a vestire la maglia della Juventus ha fatto storcere la bocca a più di un tifoso della Fiorentina. Prestito biennale, pagamento immediato di 2 milioni di euro, altri 8 dopo la prima stagione e obbligo di riscatto a 40 milioni che scatterà (nell’estate del 2022) al verificarsi, nel corso del biennio, di una di queste tre condizioni: piazzamento della Juve nelle prime quattro; presenza di almeno 30’ di Federico nel 60% delle gare dei bianconeri; realizzazione di 10 gol e di 10 assist (35 presenze complessive, 12 gol e 9 assist il suo score in bianconero fino ad oggi). Totale: 50 milioni ai quali si aggiungeranno bonus fino a un massimo di 60 milioni.

Alternative alla cessione della scorsa estate non ce n’erano. Dopo averlo trattenuto con la forza nell’estate del 2019, i viola, davanti alla ferma volontà del giocatore di andarsene, non potevano più evitare l’addio. Non a caso, dopo la famosa partita di Verona (novembre 2019) fu Barone a stringere il patto con Federico: “Dai il massimo fino a fine stagione, poi ti lasceremo andare”. La Fiorentina avrebbe preferito cederlo all’estero, ci fu anche un blitz in Inghilterra per parlarne con il Liverpool, ma Chiesa e il padre vollero solo la Juventus.

Il nodo, ora, sta nel cercare di evitare che la storia si ripeta. E ogni riferimento a Milenkovic (che ha già deciso di andarsene), Vlahovic e Castrovilli non è puramente casuale. Per il bomber serbo, per esempio, è in corso una difficilissima trattativa per il rinnovo del contratto, e su di lui si sono già fiondati club come Roma e Borussia Dortmund. Squadre ricche ma che, soprattutto, offrono ambizioni e palcoscenici europei. Perché non è soltanto una questione di soldi. Conta soprattutto il percorso che si offre. E una Fiorentina perennemente in lotta per non retrocedere certo non può sperare di trattenere i suoi gioielli o, comunque, di sostituirli con giocatori di pari valore.




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