Scomparso nella notte David Sassoli, fiorentino, presidente del Parlamento europeo

Prima giornalista poi politico ricevette le chiavi della città nel 2019, è sempre stato tifoso viola. Il cordoglio del Sindaco Nardella

È scomparso nella notte a 65 anni il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli. Lo ha annunciato il suo portavoce Roberto Cuillo dopo che ieri si era diffusa la notizia del suo ricovero per una grave complicanza dovuta a una disfunzione del sistema immunitario.

Sassoli si è spento nella notte al Centro di riferimento oncologico di Aviano, dove era stato ricoverato negli ultimi giorni. Dapprima volto storico del Tg, poi si è dedicato alla politica fino alla carica di presidente del Parlamento Europeo. Fiorentino, non aveva mai nascosto di essere un grande tifoso della Fiorentina, tanto che nel 2019 in occasione della consegna delle chiavi della città da parte del Sindaco Nardella il club viola nella persona del dg Joe Barone gli donò una maglia personalizzata.

“Una notizia che ci sconvolge e ci addolora profondamente: solo ieri avevamo appreso del suo ricovero in Italia e della cancellazione di ogni evento pubblico. Siamo davvero senza parole. David era una persona eccezionale, uomo politico di talento e di profondissima umanità”. Lo afferma il sindaco Dario Nardella, ricevuta la notizia della morte del presidente del Parlamento europeo David Sassoli.

“David è stato giornalista e politico di prim’ordine, rimasto fiorentino e ‘viola’ nel cuore malgrado si fosse trasferito a Roma da giovane - sottolinea il sindaco -. Dopo i successi professionali come giornalista ha affrontato con slancio e passione la sfida politica arrivando a presiedere il Parlamento europeo. Il suo mandato sarebbe arrivato a scadenza solo tra pochi giorni”. “A Firenze - aggiunge il sindaco - era tornato nel 2019, da pochi mesi presidente europeo, per ricevere le Chiavi della città come omaggio ‘Per il costante impegno da dedicato alle istituzioni comunitarie e per il conseguimento di significativi risultati a favore di un’Europa unita, pacifica, inclusiva e aperta al dialogo con i popoli vicini’. Parole che sentiamo ancora più vive oggi, nella speranza che seguendo il suo esempio le istituzioni europee possano reggere la sfida della pandemia e delle forze centrifughe”.

L’ultimo incontro di Nardella con il presidente Sassoli risale al gennaio 2020, prima della pandemia, in occasione di una missione istituzionale del sindaco a Bruxelles anche in qualità di presidente di Eurocities.

“Alla famiglia - conclude Nardella - giungano le condoglianze forti dell’amministrazione e della città e il mio abbraccio personale”.



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