Krzysztof Piatek si è preso l’attacco della Fiorentina, è una delle note più liete di questo inizio di 2022. Acquistato per essere il vice Vlahovic e per dare più rotazioni al reparto offensivo, il pistolero ha svoltato con l’addio del serbo. Non solo semplice alter ego a Cabral, in attesa che il brasiliano si inserisca al meglio, ma vero e proprio punto di riferimento e in questo momento titolare quasi inamovibile. Per reti, presenza e feeling ritrovato con il campionato italiano, quello che lo aveva portato alla ribalta al momento del suo arrivo a Genova nel 2018. I numeri di Piatek sono chiari: quattro gol in cinque partite tra campionato e Coppa, una rete ogni 74 minuti giocati, miglior marcatore assoluto della Coppa Italia dal 2018 a oggi con 12 gol in 9 partite, con la rete del Picco di lunedì si è tolto anche lo sfizio di segnare almeno un gol per ogni giorno della settimana tra campionato e altre competizioni in Italia. Insomma un rendimento importante, un messaggio diretto e poco in codice a chi temeva scossoni dopo l’addio di Vlahovic. Così scrive Repubblica Firenze.
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