Fiorentina-Juventus, la sfida degli opposti: filosofie di gioco a confronto

Stasera la partita d'andata della semifinale di Coppa Italia. Gioco d'attacco contro pragmatismo, filosofie di gioco a confronto

Sul Corriere Fiorentino vengono passati in analisi i due stili di gioco diversi di Fiorentina e Juventus. Sono due filosofie a confronto, che si specchiano nei rispettivi allenatori. Da una parte quello che «chi vuole spettacolo vada al circo». Dall’altra quello che «per me si vince sempre segnando un gol in più dell’avversario». Convinzioni opposte, che trovano conferma nei numeri. La Juventus, con 25 gol subiti è la terza miglior difesa della serie A. La Fiorentina invece là dietro soffre maledettamente. Sono 36 le reti incassate dai viola, che ne fanno l’ottava difesa del campionato.


Se si guarda alla fase offensiva però, il dato vede in vantaggio Piatek e compagni (45 gol segnati, con una partita in meno rispetto ai bianconeri), contro 41. Ma non è solo una questioni di gol. La differenza più grande sta nel gioco. La Fiorentina difende aggredendo in avanti. Baricentro alto, e voglia di avere il costante dominio del match. La Juve è l’opposto: preferisce abbassarsi, per poi colpire in contropiede. Idee che, anche in questo caso, si traducono in numeri. I viola hanno portato 920 azioni di pressing nella metà campo avversaria, contro le 810 della Juventus. E poi ancora, il possesso palla. Se la banda di Italiano è quarta in serie A (possesso medio 28’56” a gara), Madama si ferma all’ottavo posto, con 26’55” di possesso medio a partita. Immaginare il copione della sfida di stasera insomma, è fin troppo facile: viola all’attacco e bianconeri pronti a ripartire. Sperando, che sia solo un grande spettacolo.



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